Dal 6 al 28 dicembre 2024,
Galleria Etra Studio Tommasi, via della Pergola, Firenze

Le ali di Girolamo. Una mostra, un ricordo, un omaggio.

A novembre, da Lilli ho ricevuto l′invito per l′inaugurazione della mostra Le ali di Girolamo, che sarebbe avvenuta il 6 dicembre 2024 a Firenze. Che peccato, ho detto alla moglie di Ciulla, saremo con Lucia e altri amici in Tunisia proprio nei giorni a cavallo di questa data. Ho promesso a Lilli che al ritorno sarei passato da via della Pergola. Il giorno dopo Natale faceva un freddo birbone, ma c′era pieno sole in cielo. Una bella passeggiata a piedi da casa fino al centro di Firenze. Era domenica e uno degli ultimi giorni della mostra in onore di Girolamo che era salito in cielo proprio un anno prima. Aveva smesso la giacca da lavoro e si era messo le ali per volare da Piazza del Duomo di Pietrasanta nell′ultimo viaggio verso il blu del cielo. Da lassù sono sicuro che ci guarda mentre continua a scolpire, stavolta la materia impalpabile delle nuvole.
Le figure terrene di Girolamo sono invece scolpite, più spesso che in altri materiali, nel travertino che resta in qualche modo sempre ruvido, come ruvidamente poetico era il carattere di Girolamo. L′occhio dell′artista però era sempre tenero, morbido, ma tanto aguzzo da cogliere quei particolari minuti che inseriva come statuine nelle forme delle opere più grandi. La scultura di Ciulla è un omaggio rituale alla sua terra, l′Isola ombelico del Mediterraneo, a volte assolata e arida come il deserto, dal quale improvvisamente sorge una pozza d′acqua nella quale nuotano delfini, ranocchie e intorno alla quale giocano ninfe con l′espressione ineffabile che gli scultori greci davano ai volti di Minerva, Venere e Giunone. Poco più in là un coccodrillo con le ali.
Nella Galleria Etra, oltre alle sculture di due figure femminili e una piccola scimmia, è allestita una sorta di Presepio laico, ovvero un′antica Processione religiosa, pensata da Girolamo ma mostrata al pubblico per la prima volta. In coda stanno più figure che inscenano una sfilata come quelle che animano le processioni dei paesi siciliani, che si fanno per il Santo Patrono, la Pasqua o la Festa dell′Ascensione di Maria in Cielo. Quelle processioni che possono durare anche un′intera giornata dall′alba a mezzanotte e che ho visto qualche volta.
Nella processione di Girolamo, proprio nel mezzo, cammina un asinello d′oro, come quello narrato da Apuleio, ma che porta sul basto due tempietti greci. Nella stanza si può girare intorno alla processione, si può partecipare alla sua funzione religiosa, per rendere omaggio allo spirito di Girolamo che sta volando silenziosamente qui dentro tra il soffitto e le nostre anime.
Le ali di Girolamo sono quelle che lui ha disegnato sulle spalle di San Giorgio, il cavaliere cristiano che uccide il drago. Ma stavolta il drago è un coccodrillo e le ali prendono il posto della corazza con la quale San Giorgio solitamente è raffigurato. Da sempre il coccodrillo fa parte degli animali di Ciulla che lo assunse nella propria fantasia creativa dopo un viaggio in Egitto, un viaggio di formazione mediterranea. Un giorno, molti anni fa, Girolamo mi disse, tu che frequenti Macerata lo sai che nella Chiesa delle Vergini c′è un coccodrillo appeso al soffitto? Non lo sapevo e andai subito a vedere quella cosa che pendeva dalle volte delle Vergini. Mi dissero che la Madonna aveva salvato un neonato dalle fauci del mostro con un miracolo. E che quello era un ex-voto. È più probabile che lo abbia portato qualche pellegrino che attraversava il Mediterraneo.
Ecco, appunto. Se uno guarda con attenzione la carta del Mediterraneo, seguendo con occhi tanto acuti quanto ingenui la forma che ha il mare in mezzo alle terre che lo circondano, vedrà apparire immagini meravigliose e mitiche: c′è proprio un coccodrillo. Guardate bene e vedrete che l′occhio è l′isola di Palma di Majorca e la punta del muso si apre appena nello Stretto di Gibilterra.
È il grande coccodrillo mediterraneo di Girolamo Ciulla, al quale non ho potuto dire di questa scoperta, perché me ne sono accorto dopo che lui se n′era andato. La mostra organizzata da Francesca Sacchi Tommasi a Firenze è stata per me un′occasione di riunione mistica con l′arte di Girolamo e un omaggio intimo al Maestro con le ali.

L’ editore Mariella Poli informa che il prossimo appuntamento con l’opera di Girolamo Ciulla è per l’8 marzo 2025, anniversario della sua nascita; saranno pubblicati testi e immagini su tutto quello che è stato realizzato nel 2024, soprattutto a Pietrasanta, per ricordare e rendere omaggio al Maestro.

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