Esiste la possibilità di essere un artista del marketing. Cioè si può fare dell’attività di marketing un′arte. O meglio, si possono produrre pitture, sculture, oggetti, istallazioni, pensati come manufatti artistici, ma di fatto la vera arte è quella di comunicare le proprie imprese in modo così perfetto da raggiungere notorietà e successo.
C′è una storia che nasce in epoca preistorica che si riferisce alle pietre di Stonehenge, dove stone sta per pietra e henge significa sospesa, che accomuna Manhattan e Alliance, una sperduta località nello stato americano del Nebraska; la storia riguarda anche il pochissimo noto Jim Reinders e il famosissimo ignoto Banksy, il poeta del marketing.

Stonehenge, monumento neolitico in pietra costruito tra il 3000 a.C. e il 2000 a.C.
Foto di Gareth Wiscombe
Le pietre di Stonehenge furono erette in connessione col movimento del sole; si pensa che l′edificio sia una specie di calendario o un luogo sacro per il culto di qualche rito pagano. L′idea è divenuta tanto cara agli inglesi che hanno replicato molte henge alternative, come a Bristol (città natale di Banksy) dove fu realizzata una Snowhenge effimera perché fatta di neve. L′idea si è poi largamente diffusa nella cultura popolare che celebra il solstizio sia nel Regno Unito che negli Stati Uniti.

Sunset a Manhattan immagine di Dominio pubblico
La Terra è tonda e il solstizio cade in date diverse per ogni luogo. In Toscana, e quindi a Pietrasanta, il solstizio estivo sarà il prossimo 21 giugno. A Manhattan, l′allineamento esatto del ″sole pieno″ con le strade dritte della città avverrà il 29 maggio. Il fenomeno è tanto suggestivo da prendere il nome di Manhattanhenge, con le strade e i grattacieli che fanno da mirino solare in certe date dell′anno. L′evento astronomico attrae, come si può ben immaginare, un sacco di turisti equipaggiati con fotocamere e cellulari.
Delle tante repliche di Stonehenge due, fatte con oggetti riusati, ci interessano per il discorso artistico: una costruita con carcasse di automobili, l′altra con cabine toilet portatili. La Stonehenge dell’automobile si trova in America, in un posto sperduto del Nebraska, e si chiama Carhenge, opera eretta nel 1987 dall′artista Jim Reinders. Ha avuto vita effimera anche una Toilet henge, eretta da Banksy nel 2007, in occasione del Glastonbury Festival of Contemporary Performing Arts che si tiene a Pilton, nella regione inglese del Somerset, ogni anno dagli anni Settanta.

Carhenge, Alliance, Nebraska, USA. Foto di B. W. Schaller
Quasi tutti conoscono Banksy, pochi hanno sentito parlare di Reinders. Eppure sono artisti entrambi, uno ha un nome e cognome, l′altro è ufficialmente ignoto. L′opera del primo attira circa centomila visitatori all′anno, l′altro vende in aste milionarie in tutto il mondo ed è il più famoso degli anonimi artisti di strada.
Carhenge è una replica di Stonehenge costruita con 39 automobili d’epoca, dipinte di grigio per somigliare alle pietre originali. È stata completata nel 1987 da Reinders in memoria del padre, all′interno dell′azienda agricola di famiglia. Jim Reinders ha vissuto in Gran Bretagna per un tratto della propria vita, durante il quale ha studiato le pietre di Stonehenge, esperienza determinante per la nascita della sua opera più celebre. L’opera è un doppio omaggio alla cultura britannica e a quella americana, dove il culto moderno dell′automobile è pari a quello dei cowboy per il cavallo.
Ovviamente, Carhenge è diventata oggetto di studi, reportage e documentari, oltre che di turismo. È riconosciuta come opera d’arte pubblica e inserita nel registro dei luoghi d’interesse culturale del Nebraska. Dopo Carhenge, Reinders ha continuato a sperimentare con altre sculture e installazioni, anche se nessuna ha raggiunto la stessa notorietà.
Banksy arriva dopo, non ha inventato il concetto di henge fatto con oggetti insoliti, e la sua Toilet henge del 2007 si inserisce in una tradizione consolidata di installazioni che reinterpretano Stonehenge usando materiali di recupero o di uso quotidiano.

Toilet henge. Banksy 2007. Foto da efestivals.co.uk
Il sommo ignoto artista di strada, Banksy, ha eretto un′opera effimera fatta di cabine-bagni portatili (proprio quelle che si mettono nei cantieri). La Stonehenge di Banksy non è un memorial al padre, ma come nello stile dell′autore una provocazione allo stesso luogo dove era installata, sacro per gli hippy più fanaticamente devoti al festival di Glastonbury.
Le toilet portatili sono più o meno sacre delle automobili? In che cosa Banksy è più artista di Reinders?
Di certo le due henge sono diverse per dimensioni, durata, replica dell’originale druidico e intenzioni artistiche. Qualcuno a nome di Banksy – lui resta anonimo, ma ha un portavoce – dice che un sacco di monumenti sono ″in qualche modo″ spazzatura, mentre questa opera è fatta di ″vera″ spazzatura.
L′arte di Banksy si fonda su una satira tutto sommato facile, quasi leggera, che raggiunge il cuore di molti, con la critica generica alla società moderna, al capitalismo, al sensazionalismo e ai mass media. Banksy pone argomenti, ma non decostruisce la società e non propone nulla di nuovo né alcuna soluzione. Non di meno, Banksy è un artista, per criticare il quale – e la sua grande influenza sulla società – bisogna comprendere più i modi con i quali comunica che non le opere che produce. In altre parole: le opere d′arte di Banksy sono quello che dicono e non quello che sono e come sono fatte. Il punto è che quello che Banksy dice è molto chiaro ed efficace.
L′altro punto di forza della sua comunicazione è l′anonimato della persona. Molti hanno identificato Banksy con Robert Gunningham, fatto mai confermato né smentito. L′artista resta nascosto dietro questo velo di anonimato misterioso. Per paradosso, il suo anonimato impedisce la dissociazione che sembrerebbe invece esplicita tra Banksy e le sue opere, proprio perché questo contribuisce a spingere la valutazione delle sue opere a livelli monetari stratosferici.
Non è forse vero che la personalità di un artista trasforma l′arte e questa la sua personalità e i suoi comportamenti sociali? Per gente come Picasso è così. Lo è anche per artisti di strada come Basquiat o per il multiforme Andy Warhol, che hanno influenzato la società sia con le opere d′arte che con i comportamenti e la personalità.
Ecco allora che il vero motivo per cui si debba considerare Banksy un artista è l′aver capito quale sia lo spirito dei tempi correnti (il marketing e la comunicazione d′impresa) e averlo trasformato nell′essenza stessa delle sue opere.

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