Inauguriamo domenica 25 maggio 2025 alle ore 18 nello spazio all’aperto del C.A.M.Po. (Centro Arte Mariella Poli) una mostra alla quale tengo molto: “L’essere umano: uno strano animale con l’anima e la coscienza” collettiva di scultura. Importante che sia collettiva, di vari artisti che apprezzo, che esprima ogni diversa sensibilità artistica.
È per me sentito il ruolo del singolo essere umano in un collettivo di persone, e anche dell’essere umano nella natura e di come si rapporta con altri animali, in una possibile armonia che può generare dei collegamenti intensi, rispettando le diversità.
Siamo parte importante del mondo e nel mondo viviamo ed è estremamente rilevante, come esseri con anima e coscienza, non solo interagire con affiatamento, sentimento, consapevolezza, con i nostri simili ma con tutta la natura, con tutti gli esseri viventi.
Purtroppo non sempre i cuori hanno battiti positivi e dedicati all’ accoglienza, ed i sentimenti sono molteplici… E le domande interiori, tante.
Parlando nello specifico dell’ essere umano, il grande filosofo, psicoanalista, scrittore, Umberto Galimberti, parla di sentimento.
Umberto Galimberti: Seguite il vostro cuore la bussola è nei sentimenti.
«Oggi la si chiama “resilienza”, una volta la si chiamava “forza d´animo”, Platone la nominava “thymoeides” e indicava la sua sede nel cuore.
Il cuore è l´espressione metaforica del “sentimento”, una parola dove ancora risuona la platonica “thymoeides”. Il sentimento non è languore, non è malcelata malinconia, non è struggimento dell´anima, non è sconsolato abbandono. Il sentimento è forza. Quella forza che riconosciamo al fondo di ogni decisione quando, dopo aver analizzato tutti i pro e i contro che le argomentazioni razionali dispiegano, si decide, perché in una scelta piuttosto che in un’ altra ci si sente a casa. E guai a imboccare, per convenienza o per debolezza, una scelta che non è la nostra, guai a essere stranieri nella propria vita. La forza d´animo, che è poi la forza del sentimento, ci difende da questa estraneità, ci fa sentire a casa, presso di noi.» [ … ]
Ed inoltre, in altro scritto: «…Ecco allora la necessità di “sentire”, di percepire il male e il bene, di comprendere ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, passando dal livello pulsionale a quello emotivo. Se le pulsioni sono naturali, i sentimenti, invece si imparano ed occorre partire sin dall’inizio, attraverso lo studio della letteratura, dell’arte, storia, scienze, matematica, filosofia, grazie alle quali possiamo comprendere cosa sia l’amore, il dolore, la tristezza…»
La mostra è formata da sculture di varie dimensioni realizzate da: Roberto Barni, Elena Bianchini, Sandro Chia, Emanuele De Reggi, Novello Finotti, Zoran Grinberg, Athos Ongaro, Mimmo Paladino, Antonio Trotta, Giuliano Vangi. Ed è visitabile fino al 13 luglio dal giovedì alla domenica; con orario 11-13 / 16-20 ulteriori informazioni tramite i nostri contatti, su questo sito.
La presentazione critica della mostra è a cura di Gian Luigi Corinto. Un piccolo libro su questo evento sarà pubblicato alla metà di giugno.
(Durante il periodo della mostra saranno organizzate serate a tema che riguarderanno diverse espressioni come proiezione di film, confronti-incontri-dibattiti su libri, piccole conferenze di psicologia e sociologia, degustazioni gastronomiche, musica e intrattenimento ludico-culturale)

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